Michela B.
lapis su carta
cm 50x60
cm 50x60
lapis su carta
cm 50x70
"LA CINEPRESA"
lapis su carta
cm 30x40
DISEGNO DAL VERO
IL FIORE DI STEFANO ALLA COSTA
lapis
cm 50x60
IL GUARDAROBA CON LE CANNE DELLA COSTA
lapis
cm 30x40
lapis su carta
cm 50x60
cm 50x60
lapis su carta
cm 50x70
lapis su carta
cm50x70
Raccolgo i miei pensieri sull'arte e dintorni nel mio libro "Dal quotidiano ai mondi paralleli",
Estratto dal paragrafo "Del disegno come copia interpretata della realtà"
Il potere dell'immaginazione
"Nel
disegno bisogna lasciare un margine all’osservatore, lasciargli il suo spazio,
dove interpretare
e riconoscere, secondo i suoi sentimenti. Il disegno è pur sempre un’interpretazione.
Chi disegna cambia le ombre, altera i chiari e gli scuri della realtà; il
disegno non è identico alla realtà e non è il suo scopo finale. Il disegno
lascia all’osservatore un grande margine per Immaginare: dalla schizzo di
progetto, alla copia interpretata, al fumetto, al bozzetto di moda."
Il gioco della Visione
"E’
auspicabile un disegno che non sia una perfetta riproduzione del vero, perchè a
ciò c’è il vero ad esser vero. La funzione del disegno è "l’immaginazione del reale”.
Non si cerchi, disegnando, di riprodurre un esatto vero. Si giochi, col segno con le
ombre e con le misure, mantenendo una relazione con il vero, il senso
complessivo, l’essenza. E’ lecito perciò
aumentare o ridurre un’ombra, in dimensione e in scuro, sfumare all'infinito se
questo serve alla comprensione delle parti, migliora la visione d’insieme per
capirne le relazioni reciproche. Nel disegno bisogna lasciare un margine per
chi osserva, lasciare spazio all’osservatore, di interpretare per riconoscere.
E' il gioco della Visione."